martedì 1 dicembre 2020

CENNI DI ENOLOGIA........ PARTE OTTAVA

 RECIPIENTI

Buon bere a chi legge!!!

 

 

 


Fin dai tempi antichi si sono sempre utilizzati contenitori in legno per produrre, conservare e trasportare il vino. Fino al 1700  erano esclusivamente botti in legno, poi si presentarono vasche in muratura.
Nel ventesimo secolo arrivano i serbatoi di ferro ( smaltati o vetrificati), poi le vasche in vetroresina ed in acciaio inox. 
Infine negli ultimi anni ci si è concentrati su una viticoltura di qualità ed il legno è ritornato in auge, anche per le sue uniche proprietà insostituibili nella maturazione dei vini.

Quali sono le azioni del legno o i benefici che il legno dona al vino?. 

Cede una parte dei suoi costituenti, facilità la precipitazione delle sostanze colloidali e tutto questo va ad influenzare le caratteristiche organolettiche del vino.
Tra la botte ed il vino si instaurano numerose interazioni, che comportano delle modifiche su entrambi. Pertanto è importante che entrambi ( Botte e vino) siano sani e puliti, altrimenti malattie o difetti si trasmettono a vicenda ( un vino che sa di aceto rovina la botte e viceversa una botte non pulita può rovinare il vino).

Questi scambi avvengono grazie a diversi fattori, come il rapporto superficie  e volume, in quanto più la botte è grande minore sarà il contatto con il vino, con la conseguenza di diminuire le reciproche influenza in aromi e caratteristiche. Altro fattore importante è il tempo di contatto, la temperatura e l'umidità dell'ambiente.

In Italia si usavano botti molto grandi, sono stati i francesi ad introdurre l'uso della Barrique, che è una tipologia di botte con una capacità di 225-228 litri a seconda se si tratta di una Bordolese o di una Borgogna.

In Francia si possono trovare altre tipologie di botti, come quelle utilizzate per la produzione del Cognac che hanno una capacità di 300 litri, o nel Macconais con botti da 212 litri o nella Champagne con botti da 200 litri. Tutte queste varietà si spiegano  in quanto erano usate per il trasporto e come unità di misura, in quanto ogni zona di produzione aveva la propria.

In seguito le Barrique inizio ad essere utilizzata nelle cantine per la produzione, maturazione dei vini in quanto le sue piccole dimensioni esaltavano ed acceleravano i processi di interazione tra legno e vino, ottenendo in minor tempo vini eleganti e rotondi. Utilizzando botti nuove o seminuove il passaggio di sapori ed aromi dal legno al vino è ancora più marcato.

Le caratteristiche più o meno ,arcate date dalle barrique al vino dipendono dal tipo di legno e dalla sua tostatura, la struttura del vino, il tempo di contatto vino legno. Tutti questi fattori sono legati all' abilità del produttore.
Comunque, questa è una mia personale considerazione, forse si è abusato dell'utilizzo delle barrique ma è anche vero che se ben modulati i tempi di maturazione possono regalare grandi vini, ma in alcuni casi è un utilizzo più modaiolo o serve per nascondere eventuali difetti.
 
I recipienti per fare maturare o invecchiare i vini possono essere in:
  • cemento;
  • legno;
  • acciaio inox.
I recipienti in legno si suddividono in base ai legni utilizzati e alla capacità:
  • Caratelli 100 litri;
  • Barrique Bordolese 225 litri;
  • Barrique Borgogna 228 litri;
  • Botte Tonneau 500 - 1000 litri;
  • Botte grande oltre i 1000 litri.
La differenza fra queste botti è la superficie di contatto fra legno e vino, ma anche la superficie di scambio fra interno ed esterno dell'ossigeno perchè il legno permette una leggera respirazione del vino, che se di qualità buona aiuta a migliorare il vino stesso.






Nessun commento:

Posta un commento

Parte 2: I Vitigni del Piemonte - Bacca Rossa e Bacca Bianca

  Il Piemonte, culla di tradizione vinicola, è ricco di vitigni autoctoni e internazionali, che contribuiscono alla produzione di alcuni dei...