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mercoledì 29 gennaio 2025

Parte 2: I Vitigni del Piemonte - Bacca Rossa e Bacca Bianca

 


Il Piemonte, culla di tradizione vinicola, è ricco di vitigni autoctoni e internazionali, che contribuiscono alla produzione di alcuni dei vini più prestigiosi del panorama enologico italiano. In questa seconda parte, esploriamo i principali vitigni a bacca rossa e bianca coltivati nella regione, con riferimento alle loro zone di allevamento.

Vitigni a Bacca Rossa

  1. Nebbiolo:

    • Zone: Langhe, Roero, Alto Piemonte (Gattinara, Ghemme, Boca, Lessona, Carema).
    • Caratteristiche: Vitigno pregiato che dà origine a vini come Barolo, Barbaresco, Gattinara e Ghemme. Il Nebbiolo è noto per la sua complessità aromatica e per l'elevato potenziale di invecchiamento​
  2. Barbera:

    • Zone: Monferrato, Astigiano, Langhe.
    • Caratteristiche: Il vitigno più coltivato in Piemonte, famoso per vini come Barbera d'Asti e Barbera d'Alba. Offre vini freschi e fruttati, spesso caratterizzati da una piacevole acidità​
  3. Dolcetto:

    • Zone: Langhe (Dogliani, Diano d'Alba), Monferrato, Acqui.
    • Caratteristiche: Vitigno versatile che dà vini morbidi, con sentori di ciliegia e mandorla. Ottimo per un consumo giovane​
  4. Freisa:

    • Zone: Astigiano, Chierese, Monferrato.
    • Caratteristiche: Vitigno storico che produce vini freschi, spesso vinificati in versione secca o leggermente frizzante
  5. Brachetto:

    • Zone: Acqui Terme e dintorni.
    • Caratteristiche: Utilizzato per il famoso Brachetto d'Acqui DOCG, un vino dolce e aromatico, perfetto per dessert​
  6. Grignolino:

    • Zone: Monferrato.
    • Caratteristiche: Un vitigno che dà vini delicati e speziati, caratterizzati da una buona acidità e tannini​

Vitigni a Bacca Bianca

  1. Cortese:

    • Zone: Colli Tortonesi, Gavi.
    • Caratteristiche: Famoso per il Gavi DOCG, un vino bianco fresco e minerale, ideale come aperitivo o con piatti di pesce​
  2. Moscato Bianco:

    • Zone: Astigiano, Langhe, Monferrato.
    • Caratteristiche: Base del celebre Moscato d'Asti e dello spumante Asti DOCG, con note aromatiche e un sapore dolce​
  3. Arneis:

    • Zone: Roero.
    • Caratteristiche: Vitigno autoctono che dà vini eleganti, con note floreali e di frutta bianca, dal corpo morbido​
  4. Erbaluce:

    • Zone: Caluso, Canavese.
    • Caratteristiche: Utilizzato per vini bianchi secchi, spumanti e il famoso passito Erbaluce di Caluso​
  5. Timorasso:

    • Zone: Colli Tortonesi.
    • Caratteristiche: Vitigno riscoperto negli ultimi decenni, dà vini complessi e longevi, con spiccata mineralità​
  6. Chardonnay:

    • Zone: Langhe, Monferrato.
    • Caratteristiche: Coltivato per vini fermi e spumanti, spesso utilizzato nei blend del metodo classico dell’Alta Langa 

Il Piemonte si distingue per la varietà e la qualità delle sue uve, che riflettono le caratteristiche del territorio. Ogni vitigno, sia a bacca rossa che bianca, contribuisce a rendere unica l'identità enologica di questa regione.

Buon bere a chi legge!!!!

giovedì 23 gennaio 2025

Piemonte: Il Cuore Pulsante dell’Eccellenza Vinicola Italiana

                                              

Il Piemonte è una delle regioni più rinomate in Italia per la produzione di vini di qualità, caratterizzati da un’eccezionale varietà di vitigni e denominazioni. Questa terra affascinante, situata ai piedi delle Alpi, deve la sua straordinaria vocazione vitivinicola a un terroir unico, frutto di una perfetta combinazione di territorio, clima e suolo.

Un Territorio Variegato: Montagne, Colline e Pianure

Il paesaggio piemontese è un mosaico che alterna montagne imponenti, dolci colline e fertili pianure. La regione è suddivisa in tre principali aree vitivinicole:

  1. Le Langhe e il Roero: Caratterizzate da colline ripide e terreni prevalentemente calcareo-argillosi, queste zone sono ideali per la coltivazione di vitigni come Nebbiolo, Dolcetto e Barbera. Le Langhe, in particolare, sono famose per il Barolo e il Barbaresco, mentre il Roero si distingue per l’Arneis, un vino bianco di grande freschezza e struttura.

  2. Il Monferrato: Questo territorio collinare presenta una grande varietà di suoli, da quelli calcareo-marnosi a quelli sabbiosi. È la patria della Barbera, ma ospita anche vitigni autoctoni come il Grignolino e il Ruchè.

  3. L'Alto Piemonte: Situato a nord della regione, ai piedi delle Alpi, è caratterizzato da suoli ricchi di minerali vulcanici. Qui il Nebbiolo, localmente noto come “Spanna”, dà origine a vini DOCG di grande eleganza come il Gattinara e il Ghemme.

La Tipologia del Suolo: Un Patrimonio di Diversità

I suoli piemontesi rappresentano un elemento chiave nella qualità dei vini. Essi si distinguono per:

  • Suoli Calcareo-Marnosi: Diffusi nelle Langhe e nel Monferrato, conferiscono ai vini struttura e longevità, favorendo l’evoluzione di aromi complessi.

  • Suoli Sabbiosi: Tipici del Roero, danno vita a vini più freschi e fragranti.

  • Suoli Vulcanici: Presenti nell’Alto Piemonte, donano una spiccata mineralità e finezza ai vini.

  • Suoli Argillosi: Ideali per vitigni come il Barbera, conferiscono corpo e intensità ai vini.

Un Clima Variabile e Benefico

Il clima del Piemonte varia notevolmente a seconda dell’altitudine e della posizione geografica. Nelle aree collinari, le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte favoriscono lo sviluppo di aromi intensi e complessi nelle uve. Inoltre, la presenza delle Alpi protegge le vigne dai venti freddi, mentre i fiumi come il Tanaro contribuiscono a regolare la temperatura e l’umidità.

Nelle Langhe e nel Monferrato, il clima è generalmente continentale con inverni freddi ed estati calde, mentre l’Alto Piemonte gode di un clima più fresco e umido, influenzato dalla vicinanza delle montagne. Questo favorisce una maturazione più lenta delle uve, essenziale per produrre vini di grande eleganza.

Influenza sul Vino: L’Essenza del Terroir

La combinazione di suolo, clima e territorio influisce in modo determinante sui vitigni e, di conseguenza, sui vini che ne derivano. Il Nebbiolo, ad esempio, è particolarmente esigente in termini di esposizione e composizione del suolo, e proprio per questo trova nei terreni calcareo-marnosi delle Langhe il suo habitat ideale. La Barbera, invece, si adatta bene a una varietà di suoli, esprimendo caratteristiche diverse a seconda del territorio: freschezza e fruttato nel Monferrato, struttura e profondità nelle Langhe.

Anche i vini bianchi del Piemonte, come il Gavi ottenuto da uve Cortese, beneficiano di terreni ricchi di minerali, che conferiscono una spiccata acidità e una notevole capacità di invecchiamento. Il Moscato bianco, coltivato nell’Astigiano, trova nel clima caldo e nei suoli argillosi l’ambiente perfetto per sviluppare i suoi tipici aromi di frutta e fiori.

Verso il Prossimo Capitolo

Questo è solo un assaggio del ricco patrimonio vitivinicolo del Piemonte. Nel prossimo post esploreremo nel dettaglio i grandi protagonisti di questa terra: i vini DOCG, tra cui il Barolo, il Barbaresco, il Gattinara e molti altri, scoprendone storia, caratteristiche e abbinamenti.

Buon bere a chi legge!!!!

giovedì 25 agosto 2022

IL GIRO DEL MONDO CON IL CALICE IN MANO... FRANCIA parte 2 Borgogna

 

FRANCIA

parte 2

BORGOGNA

Buon bere a chi legge…

Le zone vitivinicole della Francia sono:

( i dati relativi alle superfici vitate sono del 2016)

- Champagne 23000 ettari;

- Alsazia 16000 ettari;

- Valle della Loira 44000 ettari;

- Borgogna 47000 ettari,

- Jura, Savoiee Bugey 5000 ettari;

- Bordeaux 114000 ettari;

- Sud ovest 52000 ettari;

- Rodano 76000 ettari;

- Languedoc 196000 ettari;

- Roussillion 26000 ettari;

- Provenza 38000 ettari;

- Corsica 6000 ettari.

BORGOGNA

E' una delle regioni vinicole più antiche del mondo, si suddivide in diverse zone:

- a sud di Dijon troviamo la Coté d'Or  ( Chardonnay e Pinot Noir), a sua volta formata dalla Coté de Nuit a nord e dalla Coté de Baune a sud;

- a est di Auxerre  incontriamo la zona di Chablis ( Chardonnay);

- a ovest di Avallon abbiamo la piccola zona di Vézelien;

- a sud della Coté de Baune possiamo trovare la minuta Coté du Couchois;

- a sud di Chagny abbiamo la Coté Chalonnais con i suoi vini rossi e bianchi;

- continuando a sud troviamo i vini bianchi del Maconnais tra le città di Tournus, Cluny e Macon;

-nel sud della regione e a sud del Maconnais abbiamo il Beaujolais.

In questa regione la qualità dei vini è molto legata al fattore umano, inoltre grandi vigneti posseduti da un solo proprietario sono molto rari, anzi si trovano molti piccoli proprietari ciascuno dei quali possiede piccole estensioni, come ad esempio i 50 ettari del Clos de Vougeot ( Coté de Nuit) che sono suddivisi tra 80 coltivatori.

In Borgogna troviamo 80 AOC riferite ad aree geografiche ben definite.

Nel prossimo post inizieremo a parlare nel dettaglio delle singole zone vitivinicole iniziando dalla Coté d’Or che si trova nel cuore della Borgogna e dove si producono vini rossi e bianchi secchi tra i più conosciuti e costosi nel modo. IL suo territorio è una miscela di calcare, marna e argilla. ( per chi volesse maggiori informazioni sui terreni https://viniformaggidelveneto.blogspot.com/2021/05/cenni-di-viticoltura.html)

Il Clima presenta estati umide e parzialmente fresche, ma con i cambiamenti climatici degli ultimi anni si presentano spesso molto calde. I principali vitigni presenti in questa zona sono principalmente il Pinot Noir ed il Chardonnay ed in minima parte il Gamay e l’ Aligoté.

#viniformaggidelveneto

#vini


venerdì 9 aprile 2021

IL GIRO DEL MONDO CON IL CALICE IN MANO.... FRANCIA prima parte

 FRANCIA


Data la sua posizione geografia è considerata insieme all'Italia, la culla dei vini di qualità e di diverse varietà. Si trova tra il Mare Mediterraneo e l'Oceano Atlantico che gli regalano condizioni climatiche uniche per la coltivazione della vite.
Alla Francia si deve riconoscere di essere stati i primi ad aver compreso che era necessario dover mettere ordine nella classificazione dei numerosi vini che si producevano. 
Tutto ebbe inizio nel 1855 in occasione dell' Esposizione Universale di Parigi, dove i migliori vini di Bordeaux che erano stati esposti dovevano essere tutti classificati. Napoleone III, amante del buon vino, chiese di redarre una lista d merito di questi vini. Si trattava di vini provenienti dall'area del Medoc, e vennero classificati 88 produttori, di cui 61 per vini rossi e 27 vini bianchi. 
I vini rossi furono classificati in Cru Classè e a loro volta in categorie così denominate:
  • Premier Cru;
  • Deuxième Cru;
  • Troisième Cru;
  • Quartième Cru;
  • Cinquième Cru.
I vini bianchi  furono suddivisi in:
  • Premièr Cru Supérieur classè;
  • Premièr Cru classé;
  • Deuxièm Cru Classe.
Successivamente nel 1954 anche la zona di Saint Emilion fu classifica nel seguente modo:
  • Premièr Grand Cru classè;
  • Gran Cru classè;
  • Grand Cru.
questa classificazione di Saint Emilion dà la possibilità, ogni 10 anni, di rivalutare le classificazioni riconosciute ai vini di questo dipartimento. Mentre per i vini del Medoc non è stato possibile mai cambiarli, tranne che in due sole occasioni quando le Chateaux Cantemerle  fu classificato come Cinquième Cru e successivamente nel 1973 quando Chateaux Mouton Rothshild passò dal  Deuxième Cru  alla  Premièr Cru.

Quindi grazie alla passione di Napoleone III per i vini si deve questa classificazione che successivamente diede origine alle AOC (Appellation d'Origine Controlè ). Si dice che nella sua cantina trovavano osto 13000 bottiglie, era un amante dello Champagne di Claude MOET e amava il  Chambertin vino rosso della Borgogna a base Pinot Nero.

In Italia nel 1716 Cosimo III DE MEDICI cercò di fare qualcosa di simile, ma non ebbe seguito in quanto era solo dettato da un interesse commerciale e politico.






Parte 2: I Vitigni del Piemonte - Bacca Rossa e Bacca Bianca

  Il Piemonte, culla di tradizione vinicola, è ricco di vitigni autoctoni e internazionali, che contribuiscono alla produzione di alcuni dei...