martedì 18 agosto 2020

CENNI DI ENOLOGIA - PARTE PRIMA

 PER PRODURRE UN GRAN VINO



Tutto inizia dalla materia prima, ed un viticoltore deve sapere, capire e conoscere i tempi giusti per raccogliere l'uva.

Un tempo ci si affidava ad osservare il colore della buccia, si assaggiava l'uva, si osservava la lignificazione dei vinaccioli ( semi dell'uva). Oggi ci si affida alle analisi di laboratorio. Per produrre i grandi vini rossi è fondamentale capire la lignificazione dei vinaccioli, basta masticarli si devono sentire croccanti e quindi vanno bene, se sono ancora acerbi e non scrocchiano non sono ancora pronti. 

Altro passaggio fondamentale per i grandi vini rossi è il passaggio in legni particolari come barrique, botti grandi e piccole.

Quando raccogliere l'uva?

Per capire quando raccogliere l'uva ci affidiamo alla determinazione degli zuccheri ed alla determinazione dell'acidità totale attraverso analisi di laboratorio ma fondamentale è sapere che vino vogliamo ottenere.

Se vogliamo produrre un vino di pronta beva di annata, raccolgo le uve quando acidità e zuccheri si incontrano  e sono equilibrati.(B)

Se voglio fare uno spumante mi occorre acidità spiccata (A).

Se voglio un vino rosso importante cercherò di avere più zuccheri possibili, per avere più alcol (C).


L' acidità dell' uva o del mosto è molto importante sia per la vinificazione, sia per la conservazione del vino.
Un buon livello di acidità riduce lo sviluppo di microrganismi dannosi per il vino e facilita l' azione dei lieviti, che trasformano gli zuccheri in alcol, ossia il mosto in vino.
Gli acidi si dividono:
Acidi provenienti dall'uva
( Primari)

  • Tartarico;
  • Malico; 
  • Citrico.
Acidi di origine fermentativa:

( Secondari)

  • Lattico;
  • Succinico;
  • Acetico.
Abbiamo l' Acidità Fissa  data dall' Acido tartarico, Malico, Citrico, Lattico e Succinico; e l' Acidità Volatile data dall' Acido Acetico.

L'insieme dell'Acidità Fissa + l'Acidità volatile  ci dà l' Acidità Totale.

L'Acido Tartarico serve per correggere l'acidità di un vino.  L'acidità può essere eccessiva quando il clima è stato inclemente, ovvero freddo mentre se la temperatura è stata troppo elevata, durante il ciclo vegetativo della vigna, avremo un' acidità troppo scarsa.

Nel primo caso è meglio non intervenire perchè facilità la fermentazione ed eventualmente si interverrà sul vino, nel secondo caso si dovrebbe aggiungere acido tartarico.

L'acido acetico è un acido che si deve tentare di eliminare durante la fermentazione, altrimenti il vino diventa aceto.

Dopo la vendemmia l'uva viene portata in cantina e si sottopone l'uva alla pigiatura.

Un tempo la pigiatura era fatta con i piedi ......

Risultato immagine per pigiatura con i piedi

....poi si è passati al torchio........

Risultato immagine per pigiatura con il torchio

.... ed infine alla pressa ad asse orizzontale........

Risultato immagine per pigiatura con la presse ad assi orizzontale

Vi sono diverse tipi di presse:

PIGIATRICE -PIGIA DIRASPATRICE si schiacciano le bacche lacerando le parti solide ( Buccia- Raspo-Vinaccioli),per poi separarli dalla parte liquida ( il succo).

DIRASPA -PIGIATRICE prima separa le bacche dai raspi e dopo si effettua la pigiatura delle bacche, impedendo il contatto del succo con i tannini astringenti e duri del raspo.

La Buccia è la parte più importante del grappolo utile per attivare la fermentazione, perchè sull'uva è presente una sostanza che forma un leggero velo, la Pruina una gelatina naturale che contiene i lieviti.

Nella buccia troviamo gli Antociani, che danno il colore rosso al vino durante la vinificazione.

I Tannini favoriscono la conservazione dei vini, e delle sostanze aromatiche. La notevole presenza di tannini rende il vino aspro e duro da giovane, garantendone una buona conservazione e, con il tempo, un ammorbidimento. Se invece si vuole ottenere vini di pronto consumo, meno corposi, si devono separare i graspi dal succo.

Il Mosto è il prodotto non fermentato della pigiatura o torchiatura dell'uva. 

Risultato immagine per mosto concentrato ù

Il mosto è composto da:

  • Acqua 75-80%, zuccheri, acidi, polifenoli, sostanze azotate, aromi, vitamine, elementi minerali e enzimi.
I mosti sono classificati in:
  • mosto parzialmente fermentato;
  • mosto concentrato si ottiene per disidratazione parziale con mezzi fisici escluso il fuoco diretto. Fra i mezzi più utilizzati per ridurre la percentuale di acqua e ottenere la concentrazione  I mezzi più usati per ridurre la percentuale di acqua e ottenere la concentrazione sono l'evaporazione sotto vuoto, la refrigerazione con la successiva asportazione dell'acqua sotto forma di ghiaccio;
  • mosto concentrato rettificato (MCR) è più zuccherino del precedente;
  • mosto muto è un mosto a cui è stata aggiunta anidride solforosa con lo scopo di bloccarne la fermentazione.
  • mosto cotto parzialmente caramellato ottenuto dall'eliminare l'acqua dal mosto o dal mosto muto, tramite riscaldamento diretto. Si misura con densimetro Baumè, che ne misura la temperatura.
  • filtrato dolce è un mosto parzialmente fermentato, l'ulteriore fermentazione viene ostacolata con la filtrazione o centrifugazione, e eventualmente con altri trattamenti e pratiche consentiti. Presenta un notevole cambiamento della gradazione alcolica.
  • mistella o sifone è ottenuto dal mosto di gradazione alcolica complessiva naturale non inferiore a 12°, reso non fermentabile mediante aggiunta di acquavite di vino o alcol in quantità tale da portare la gradazione alcolica svolta a non meno di 16° ed a non più di 22°.
.......continua.......

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