giovedì 19 novembre 2020

PARLIAMO DI CANTINE ..........CANTINA LOREDAN GASPARINI


 LOREDAN GASPARINI




Una realtà fondata negli anni Cinquanta dal Conte Piero Loredan, chiamato il conte rosso per i suoi trascorsi da partigiano, discendente diretto del Doge di Venezia Leonardo Loredan che scelse di stabilirsi nel territorio di Venegazzù. 

In queste zone vennero messe a dimora vigneti di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Malbec e Merlot.



Una realtà vinicola di alto livello dove si viene a realizzare un connubio meraviglioso tra l’amore per il vino, la passione per la qualità ed un territorio predisposto per fare nascere degli elisir fantastici, che corrispondono ad un terroir che ha tutte le caratteristiche per riuscire a portare a termine, con successo un percorso iniziato da un tempo lontano.

Nel 1973 l’azienda viene acquisita da Giancarlo Palla.

I due tagli di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Malbec e Merlot sono da considerarsi i vini di punta riconosciuti anche a livello internazionale.

Quindi vi vado a presentare il famoso “Capo di Stato”, inserito in una pubblicazione francese dal titolo “100 Vins de Légende” come uno fra i 100 vini al mondo che, per la loro storia ed il loro pregio, potessero essere unanimemente considerati come leggendari.

Il nome di questo meraviglioso vino, che non ha nulla da invidiare ai grandi Supertuscan, ha origini nel 1967 a Venezia, dove sono in visita il Presidente Francese Charles de Gaulle e sua moglie Yvonne per recarsi alla Biennale. 

La sera viene servita la cena all'Hotel Gritti, ed il vino scelto è il Venegazzù Rosso. Il Presidente francese resta estasiato da quel vino, e domanda chi produce questo ottimo Bordeaux. Con piena soddisfazione il Conte Loredan gli fa presente che è un vino prodotto sul Montello un vino veneto!..

Comprendendo l'importanza di quanto accaduto e del riconoscimento ottenuto, decide di omaggiare la coppia presidenziale francese, con due bottiglie le cui etichette, disegnate dal  pittore di Padova Tono Zancanaro, raffigurano un uomo con la scritta "des roses pour madame " e per il Presidente una figura di donna con seno scoperto e la scritta "....et pour Monsieur la Bombe". Quel giorno nasce "Il Capo di Stato" 





Ottimo anche il Prosecco Superiore, proveniente dai vigneti della zona dell’ ASOLO DOCG, di particolare struttura e sapidità.



Azienda agricola Conte Loredana Gasparin

di Palla Giancarlo

Via Martignago Alto, 23

31040 Volpago del Montello (TV)

tel. 0423 870024

info@loredangasparini.it

https://www.loredangasparini.it/





mercoledì 18 novembre 2020

CENNI DI ENOLOGIA........VINI SPUMANTI ....PARTE SETTIMA... CLASSIFICAZIONE DEI VINI SPUMANTI

VINI SPUMANTI 

CLASSIFICAZIONE 

La classificazione dei Vini Spumanti è determinata dalla quantità di zuccheri presenti . 
Pertanto avremo il vini classificati nel seguente modo:
 


Un' altra tipologia di classificazione è data dalle caratteristiche che presentano i vini spumanti e possono essere:
  • V.S. (Vino Spumante) : senza indicazione , ottenuto con metodi diversi e non si prevede l'invecchiamento. Deve avere almeno il 9,5% di alcol effettivo e si ottiene da mosto con titolo alcolometrico volumico naturale ( t.a.v.n.) di almeno 8,5%.;
  • V.S.G. (Vino Spumante Gasificato) ottenuto mediante aggiunta di anidride carbonica (CO2);
  • V.S.Q. ( Vino Spumante di Qualità) identifica uno spumante che deve invecchiare almeno 6 mesi ed avere un titolo alcolimetrico totale delle uve non inferiore al 9%;
  • V.S.A.Q. ( Vino Spumante di Qualità del tipo aromatico ) si differenzia dal V.S.Q. perchè devono esssere utilizzate le varietà di uve aromatiche, autorizzate . Ha una pressione non inferiore a 3 atm. Titolo alcolimetrico effettivo non inferiore a 10% vol.;
  • V.S.Q.P.R.D. ( Vino Spumante di Qualità prodotto in regioni Predeterminate) Vini spumanti prodotti in Regioni specifiche (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) 9,5% vol. minimo


martedì 17 novembre 2020

PARLIAMO DI CANTINE ......... CANTINA SERAFINI & VIDOTTO

CANTINA SERAFINI & VIDOTTO



La zona DOC " Montello- Colli Asolani" si sviluppa a nord ovest della città di Treviso, nella prima fascia collinare pedemontana.



L’area è rappresentata da due fasce pedecollinari e collinari molto lunghe orientate in senso est-ovest, unite da una zona di pianura e dai colli del Mercato Vecchio di Montebelluna e di Caerano San Marco.

L’idrografia è caratterizzata a nord dal fiume Piave e nella parte meridionale dal Canale del Bosco, che corre ai piedi del Montello.

Il substrato superficiale dei terreni ubicati nella zona del Montello è costituito in prevalenza da argille ferrettizzate di colore bruno rossastro scuro.

L’area Montelliana è da sempre votata alla vitivinicoltura, grazie alla particolare costituzione del terreno e alla fortunata esposizione climatica: due elementi fondamentali che hanno generato condizioni idrogeologiche ottimali per la cultura dei grandi vigneti di Cabernet, Merlot e Prosecco, che disegnano pendii e pianure dell’area.

L'azienda dal 1986 si sviluppa sui 20 ettari di vigneti, dove Francesco Serafini e Vidotto Antonello hanno fondato questa bella realtà a Nervesa della Battaglia(TV), in territori da sempre votati per la produzione di vini rossi.

Chi sono Francesco Serafini e Antonello Vidotto :

Francesco Serafini

Vulcanico ed estroverso è il volto pubblico e comunicatore dell’azienda.

Il vino è la sua passione: riunisce in sé l’enologo, il profondo conoscitore, l’esperto viticoltore, il cantiniere. 

Oggi con irruenza ha saputo imporre una nuova sfida con un autoctono di zona: 

la Recantina.

Negli anni si è dedicato maggiormente, rispetto al socio, alla cantina e ai rapporti esterni dell’azienda, assumendo le vesti del portavoce.

Antonello Vidotto

L’anima della vigna, il sapiente coltivatore grazie alla cui opera e passione in vent’anni sono cresciuti vino, terreni, varietà.

Dal carattere meno pirotecnico dell’amico, socio e compagno di scuola, di cui condivide il profondo amore per il prodotto delle vigne, è il catalizzatore del duro e intelligente lavoro che cementa le basi di un grande vino veneto, di una grande cantina italiana.


La loro produzione di vini ha ottenuto negli anni numerosi riconoscimenti sia nazionali che internazionali, una realtà che ci dona dei meravigliosi e sorprendenti vini.


I vini che possiamo apprezzare in questa cantina sono:

Il Rosso dell'Abazia;

Il Pinot Nero;

Il Pinot Nero giovane;

Phigaia;

Phi 20 anni;

Phigaia Bianco;

Recantina;

Manzoni Bianco;

Bollicine di Prosecco Docg;

Bollicine di Prosecco;

Bollicine Rosè;

Oltre il Rosso;

Amarone Classico.



Fonte: Youtube Slow wine


Per ulteriori informazioni o acquisti:

Serafini & Vidotto
Azienda agricola s.s.

Via Luigi Carrer, 8/12
31040 Nervesa della Battaglia (TV)

Tel. 0039 0422 773281

mail: serafinievidotto@serafinievidotto.com


fonte: www.serafinividotto.it




RACCONTIAMO I NOSTRI FORMAGGI...BASTARDO DEL GRAPPA

 BASTARDO DEL GRAPPA

( Denominazione P.A.T., pasta semidura, formaggio semigrasso, stagionatura breve, media o lunga, latte vaccino)



Buon formaggio a tutti!! consumate prodotti Italiani, prodotti unici e di eccellenza!!!

Viene prodotto nelle zone del Monte Grappa tra le province di Treviso, Belluno e Vicenza. In queste meravigliose zone, cariche di storia fatta da uomini che hanno combattuto la grande guerra, viene prodotto questa delizia data dalla trasformazione del latte nel periodo che va da maggio a settembre, dove le vacche pascolano oltre i 1000 metri di altitudine.


Esistono diverse storie sull'origine del nome.

La prima nasce dal fatto che un tempo si usava produrlo con latti differenti, quindi imbastardirlo. Nei pascoli era consuetudine trovare pecore e capre che pascolavano con le vacche. Un altra spiegazione può essere data dalle modalità di produzione  a metà tra la produzione di formaggi più stagionati come il Montasio mezzano ed un formaggio più fresco come l' Asiago pressato. Oppure nasce dalla semplice esclamazione di un casaro data dalla difficoltà di ottenere questo formaggio.

Si produce utilizzando il latte proveniente dalle mungiture della sera e del mattino. 

Il latte della sera viene lasciato a riposare in locali ventilati, in modo che avvenga l'affioramento ovvero la separazione della massa grassa dalla massa magra. 

Al mattino il malgaro viene a prelevare la massa grassa e la dispone in una vasca d'acciaio in cui viene aggiunto il latte fresco della mattina. Quindi si sottopone ad una cottura fra i 38°-42° gradi e gli si aggiunge il caglio. Si forma la cagliata che successivamente viene abilmente rotta, si estrae la cagliata e si posiziona nelle fascere.  

Seguono tre giorni di riposo in locale ventilato su assi di legno. In seguito si procede alla salatura delle forme, che serve a proteggere il formaggio ed aiutarlo a maturare.

Adesso le nostre forme devono riposare per 25-30 giorni in appositi locali con una temperatura di circa 15°. Terminato questo periodo le forme dal peso che varia dai 2,5 kg ai 5 kg. sono pronte per essere assaggiate, gustate e godute!!!!.

Tenete presente che 100 kg di latte producono 12 kg di formaggio.

Buon formaggio a tutti!! consumate prodotti Italiani, prodotti unici e di eccellenza!!!






martedì 10 novembre 2020

VI RACCONTO UNA STORIA....CHE PARLA DEL VINO...parte 2....

 Osservai quella scatola di legno, color faggio, ed era chiusa con una serratura. Quella scritta “ SAGACITAS!!!”, attirava la mia attenzione.

<< E’ Latino >> disse il Signore <<Significa di una persona scaltra, capace di intuire ed anche avere buon fiuto >>

Mi invito ad aprirla. Lo feci con una certa titubanza, non comprendevo le intenzioni di quell’uomo. Ma non comprendevo neanche il mio di comportamento. Non sarei dovuto entrare, sarei dovuto andar via. Ma c’era qualcosa che mi tratteneva, non era la mano di quel Signore, era quella cosa... , quella sensazione che ci porta ad andare oltre...la CURIOSITA’!.

Presi tra le mani la scatola di legno, feci scattare la serratura e sollevai il coperchio. All’interno c’erano dei contenitori di vetro, chiusi con un tappo a leva ed una guarnizione in gomma. All’interno si intravedevano degli oggetti, alcuni immersi in un liquido trasparente, sembrava acqua.

<< Dai!, forza afferri uno di quei barattoli!>> mi sollecitò il Signore

Ne presi uno , il primo a sinistra, lo sollevai, lo osservai e dentro c’era una Rosa Rossa immersa in un liquido. Mi disse di aprire il coperchio, chiudere gli occhi ed annusare. Lo feci e dopo pochi secondi sentì, risalire per le narici il profumo di quella rosa. Incredibile percepivo perfettamente il profumo fresco, intenso e piacevole della Rosa. Mi chiese di tenere gli occhi chiusi e di prendere il secondo barattolo, aprirlo ed annusarlo senza guardare.

<< Chiodi di garofano!!>> urlaì!!

<< Perfetto!!>> rispose il signore << Molto bene, sta per diventare sempre più SAGACITAS!!>>

Ne aprii altre cinque. Due li indovinai, il pepe e la mela, altri tre non riuscii nell’intento. Fu entusiasmante e divertente.

<< Ora permetta che mi presento, mi chiamo Joseph Steel e sono il proprietario di questo negozio da molto tempo. Ho il piacere di conoscere…?>>

<< Ah... si…. mi scusi sono Vincenzo>>

opo le presentazioni Joseph, si avvicinò ad una piccola porta in legno, chiusa da un vecchio lucchetto.

Presi la chiave che Joseph mi passò ed apri. Mi invitò a seguirlo con un gesto della mano. Entrai in questa stanza, che in realtà non era una stanza, era un infinito corridoio.


Joseph mi precedeva. Dopo pochi metri si accesero altre luci e man mano che continuavamo ad introdurci, sui lati notai delle scale che scendevano. 

<< Bene adesso ti porterò a fare un incredibile viaggio!!!>>

Si diresse verso una scala che scendeva verso il basso. Lo seguii tra preoccupazione e curiosità.



continua......






sabato 7 novembre 2020

CENNI DI ENOLOGIA ... VINI SPECIALI .....PARTE SESTA... PARLIAMO DI SPUMANTI!!!!

 VINI SPECIALI

SPUMANTI


Che cos'è il vino spumante?
è ottenuto dalla prima o dalla seconda fermentazione alcolica di uve fresche o mosto di uve o di vino.

Gli spumanti subiscono due fermentazioni. 
La prima fermentazione per trasformare il mosto in vino fermo ( senza bollicine) chiamato Vino Base.
La seconda fermentazione o rifermentazione trasforma il vino base in spumante.

Il produttore attiva la fermentazione aggiungendo al vino base lieviti e zuccheri ( il composto è chiamato Liquer d'expedition ), affinchè i lieviti trasformino gli zuccheri in alcol ed anidride carbonica.

Vengono prodotti per la maggior parte con due metodi:

  • Metodo Charmat o Martinotti;
  • Metodo Classico o Champenoise.

METODO MARTINOTTI o CHARMAT

Il metodo più rapido ed efficace per produrre spumante è quello della rifermentazione in AUTOCLAVI, grandi botti di acciaio chiuse pressurizzate.


Gli spumanti metodo Charmat o Martinotti sono prodotti attraverso i seguenti passaggi:
  1.  Si ottiene il vino base con l'unione di più vini;
  2. Si aggiungono lieviti e zuccheri in modo che il vino rifermenti;
  3. Avviene la Presa di Spuma ovvero l'anidride carbonica che si forma rimane imprigionata  nel vino grazie al contenitore chiuso, alla pressione ed alla bassa temperatura;
  4. Il vino, ora spumante, ricco di anidride è più alcolico del vino base, viene filtrato per rimuovere il deposito solido (sedimento) che si forma con la seconda fermentazione. La filtrazione viene effettuata sotto pressione per evitare perdite di anidride carbonica.
  5. Lo spumante viene imbottigliato e chiuso con tappo in sughero e gabbietta, sempre a pressione isobarica.
L'intero processo può richiedere qualche settimana o mese, più raramente oltre un anno, per permettere al vino di riposare tra la rifermentazione e la filtrazione.

METODO CLASSICO O CHAMPENOISE

Si differenzia dal Metodo Martinotti o Charmat, perchè si esegue la seconda fermentazione nelle stesse bottiglie in cui il vino viene successivamente venduto.

Lo Champagne si produce così da oltre 300 anni, con il metodo detto Champenoise.

Le fasi di produzione sono le seguenti:

  1. ASSEMBLAGGIO si prepara il vino base, la cuvèè, assemblando vini di vitigni diversi. Si utilizzano vini nuovi e parte di vini vecchi. Nelle annate favorevoli, una parte delle uve è destinata alla produzione di spumanti millesimati, prodotti assemblando uve di una sola annata. Sono spumanti con una grande struttura, particolarmente pregiati, destinati a lavorazioni ed invecchiamenti molto lunghi, che si distinguono perchè in etichetta riportano l'anno della vendemmia ( gli spumanti normali, avendo miscele di più anni , non possono riportare l'anno di vendemmia).
  2. AGGIUNTA DEL LIQUER DE TIRAGE al vino base o cuvèè si aggiunge una miscela di zuccheri e lieviti selezionati.
  3. IMBOTTIGLIAMENTO si riempiono le bottiglie e si chiudono con un tappo provvisorio a corona, sotto al quale si inserisce una Bidule, un piccolo cilindro un plastica che raccoglie i sedimenti della lavorazione.

4. PRESA DI SPUMA ( prise de mousse) le bottiglie vengono accatastate in posizione orizzontale,    in luoghi freschi e bui, dove avviene la seconda fermentazione. I lieviti trasformano gli zuccheri    in alcol ed anidride carbonica.


5. AFFINAMENTO consumati gli elementi nutritivi, i lieviti muoiono e le loro cellule si depositano  nella bottiglia. 

Il contatto con questi elementi fa sì che nel vino si sviluppino aromi tipici , questo fenomeno è definito di AUTOLISI, cioè di assorbimento da parte del vino delle sostanze contenute nei lieviti. 
Il contatto tra vino e lieviti dura non meno di 12 mesi.

6. REMOUAGE (Scuotimento) concluso il lungo periodo di maturazione all'interno delle bottiglie si è formato un deposito compatto, composto principalmente da cellule di lieviti, disposto lungo la parete delle bottiglie e che deve essere eliminato.
Le bottiglie vengono dunque trasferite dalle cataste alle PUPITRE, che sono dei cavalletti in legno che presentano sulla loro superficie dei fori. Le bottiglie vengono posizionato all'interno dei singoli fori, con il collo della stessa rivolto verso il basso.
       

In questa posizione, alcuni addetti al remouage, imprimono giorno dopo giorno degli scuotimenti, girando le bottiglie e variandone progressivamente  l'inclinazione fino a disporle in modo completamente verticale.


Terminato il remouage, le bottiglie restano conservate in posizione verticale ed il tappo posizionato verso il basso in modo che i sedimenti vengano raccolti all'interno del bidule.

Oggi il remouage è quasi sempre automatizzato con macchine che per il vile denaro sostituiscono l'uomo togliendo eleganza, poesia e passione all'intero processo di produzione.
  

7. DEGORGEMENT (sboccatura) i sedimenti sono vicini al tappo, dentro o in prossimità della bidule. Per eliminarli senza perdere troppa pressione e vino, un nastro trasportatore fa passare il collo delle bottiglie in un liquido rifrigerante a - 25°; i sedimenti all'interno del collo della bottiglia formano un piccolo ghiacciolo a seguito del refrigeramento che intrappola le fecce.


A questo punto la bottiglia viene girata e stappata da apposite macchine e la pressione interna espelle il ghiacciolo, con minime perdite di vino.

 
anche qui si è persa la poesia per il vil denaro!!!!

  
                                                                                            Degorgement à al volèe





8. DOSAGE ( Dosaggio ) prima di tapparle, le bottiglie vengono rabboccate con il liquer d'expedition, una miscela di cui ogni casa custodisce con cura la propria ricetta. In line a di massima è composta da una parte di vino invecchiato, mosto, acquavite di vino e zucchero di canna in quantità variabile in base al tipo di spumante che si vuole ottenere ( Pas dosè,Brut, Demi sec, Extra dry, Dry ecc....)

9. CONFEZIONAMENTO seguono la tappatura con il classico tapppo di sughero e la gabbietta metallica, l'etichettatura ed un breve periodo di riposo di 1 - 3 mesi, durante il quale il vino, che ha subito lavorazioni e scuotimenti, si riprende e si amalgama con il liquer d'expedition.
Gli spumanti millesimati hanno un periodo di maturazione in bottiglia di vari mes, in genere non meno di 12- 24 mesi, prima di essere messi in commercio.


    UN BREVE RIEPILO DEL PROCESSO APPENA DESCRITTO





















martedì 3 novembre 2020

RACCONTIAMO I NOSTRI FORMAGGI ........ASIAGO D.O.P.

 


Buon formaggio a tutti!!!!

L’ Asiago é un formaggio originario del Veneto e Trentino Alto Adige.

La denominazione di origine protetta “Asiago” «è riservata al formaggio prodotto esclusivamente con latte vaccino, ottenuto nel rispetto del presente disciplinare. Si produce con latte di allevamenti ubicati all’interno della zona delimitata e trasformato in caseifici ubicati all’interno della zona stessa»

Nell’ Altopiano di Asiago, da cui prende il nome il formaggio Asiago, fin dall'anno Mille si produceva un gustoso formaggio. Nei primi anni del XVII sec. si sviluppa la tecnica casearia per la produzione.

L'Asiago Stagionato è quello che più si avvicina alla tradizione dei casari altopianesi con un sapore intenso ed avvolgente.

Nei primi anni del Novecento è nato l’Asiago Fresco.

Il gusto di questo formaggio, dolce e morbido, ne ha permesso la diffusione internazionale.

In principio si utilizzava latte di pecora, mentre dal 1500, con il progressivo aumento degli allevamenti bovini sull’Altopiano, la materia prima usata è il solo latte vaccino.

Dove nasce l’Asiago, in quella meraviglia naturale dell’ Altopiano di Asiago, dove un clima mite, acqua pura, aria pulita e una vegetazione avvolgente e un luogo immerso nella natura dove il clima mite, l'aria salubre, l'acqua pura e la ricca vegetazione regalano pascoli adatti al nutrimento delle vacche che producono un latte genuino che diventa un formaggio inconfondibile nel gusto, naturale, salutare, lavorato secondo un rigido disciplinare.

La zona di raccolta del latte e di produzione del formaggio Asiago DOP comprende quattro provincie: Vicenza, Trento e una parte di Padova e Treviso.

Solo il formaggio Asiago prodotto in questa zona è autentico formaggio Asiago DOP.

Il formaggio Asiago è inconfondibile al primo sguardo.

Ogni fetta si riconosce dalla scritta "ASIAGO" sulla crosta, mentre ogni forma riporta il numero del caseificio che l'ha prodotta e un proprio codice identificativo nella placchetta di caseina.

Ogni forma di Asiago DOP è garantita e certificata dal Consorzio di tutela.

I contrassegni e i marchi sono il simbolo di questi controlli e la garanzia che il formaggio è DOP.

Ci sono due tipologie di Asiago:

  • Asiago Dop pressato;
  • Asiago Dop d'Allevo.

Stagionatura: 

  • Asiago Dop pressato: 20 giorni di maturazione
  • Asiago Dop d'Allevo: " Mezzano " stagionato almeno 3 mesi;                                                                                             " Vecchio" stagionato oltre 9 mesi;                                                                                                     " Stravecchio " stagionato oltre 15 mesi.
Le forme prodotte e stagionate oltre i 600 metri possono definirsi "Prodotto della Montagna".







                   



mercoledì 7 ottobre 2020

RACCONTIAMO I NOSTRI VITIGNI.......BIANCHETTA TREVIGIANA



La possiamo trovare in quantità modeste sui colli trevigiani, in particolare tra Conegliano e Valdobbiadene, nelle aree più alte e fredde ed ha la caratteristica di ammorbidire il Prosecco durante le annate più fredde. 

Il vitigno è poco diffuso per la qualità  del vino che ne deriva, dovuta alla grande quantità di uva che la pianta produce.

E' utilizzato per i vini bianchi delle Doc Colli di Conegliano, Torchiato di Fregona, Lugana, Montello, Colli Asolani, Valdadige e Garda orientale.  

Vinificato in purezza da vita a un vino chiaro, una acidità fresca, con profumi molto semplici e leggero al palato. Mentre se coltivata in vecchi vigneti può regalare vini più fini e di una discreta qualità.

Un tempo veniva utilizzata per produrre un vino dolce, con uve appassite per 4 o 6 giorni al sole. 
Viene abbinato ad altri vitigni come il Verdiso ed alla Glera per il Prosecco.


sabato 19 settembre 2020

CENNI DI ENOLOGIA.......PARTE QUARTA

 VINIFICAZIONE CONTINUA

O autovinificazione può essere eseguita in grandi serbatoi in acciaio INOX meccanizzati. Il pigiato viene messo nella parte inferiore e dopo 3 - 4 giorni, dal riempimento completo del serbatoio, la fermentazione è ben avviata. 

Quindi inizia la vinificazione continua:

  • dall'alto il Mosto viene trasferito in altre vasche per continuare la fermentazione, mentre in basso viene messo altro mosto nuovo. Si continua fino a quando abbiamo uva in vigna.
  • il nuovo mosto viene in contatto con quello già in fermentazione a 5° alcolici, quindi inibisce le muffe, batteri e lieviti apiculati, mentre permette ai lieviti elittici di eseguire la fermentazione

Il vino ottenuto ha una quantità di alcol leggermente superiore agli altri vini ottenuti con  le stesse uve, perchè lo zucchero viene meglio trasformato in alcol e si forma meno acido acetico.
Il serbatoio ha una forma di cono ed è un procedimento più economico dal pu to di vista della produzione.

CORREZIONE DEL VINO

E' possibile intervenire durante la vinificazione ad apportare delle correzione del vino:
  • Correzione del grado alcolico;
  • Correzione dell' acidità;
  • Correzione del colore.
( fonte www.quattrocalici.it)

CORREZIONE DEL GRADO ALCOLICO

Ci sono tre tipi di gradi alcolici:
  • GRADO ALCOLICO SVOLTO O EFFETTIVO
           è il grado effettivo del vino espresso in Volume alcolimetrico (%)
  • GRADO ALCOLICO POTENZIALE
         dipende dalla quantità di zucchero ancora presente nel vino che può ancora trasformarsi in alcol             se il vino riprende la fermentazione. Se abbiamo 30 gr. di zucchero per litro, cioè il 3% si 
         potrebbero sviluppare 1,8° di alcol.
  • GRADO ALCOL COMPLESSIVO O TATALE
       si ottiene sommando il grado svolto con il grado potenziale.

La gradazione alcolica può essere aumentata aggiungendo del mosto ricco di zucchero (MC-MCR), ma si può anche ottenere:
  •  Taglagiando con un vino con una maggiore gradazione alcolica;
  • mediante Concentrazione a freddo ovvero si raffredda il vino a -5° -15°, per poter estrarrre acqua solidificata in modo che aumenti la percentuale di alcol;
  • Aggiunta diretta di alcol sotto il controllo della guardia di finanza, ma solo per i vini liquorosi o aromatizzati;
  • mediante Osmosi inversa che serve solo per concentrare il mosto
CORREZIONE DELL' ACIDITA'

Ci sono tre tipi di acidità:
  • ACIDITA' TOTALE : risultante da tutti gli acidi presenti nel vino;
  • ACIDITA' VOLATILE : il solo acido acetico che è volatile;
  • ACIDITA' FISSA : somma di tutti gli acidi che non sono volatili. Questa acidità può essere                                          aumentata al max di 2,5 g/l aggiungendo acido tartarico. 
Un metodo biologico per diminuire l'acidità fissa è la fermentazione malolattica.

CORREZIONE DEL COLORE

Il controllo del colore del vino avviene  con la durata della macerazione delle vinacce, dall'intensità di torchiatura o aggiungendo del mosto con alto concentrato di antociani ( Rossissimo).


giovedì 17 settembre 2020

RACCONTIAMO I NOSTRI FORMAGGI............AGORDINO DI MALGA

 


Il formaggio Agordino di Malga viene anche chiamato Casèl, Nostrano o Formai.

E' un formaggio che difficilmente troviamo nella grande distribuzione, ma lo si deve acquistare nelle Malghe. Viene prodotto in alpeggio della provincia di Belluno, Canale d'Agordo, con latte di vacche che raggiungono i verdi pascoli alti nelle malghe delle  Dolomiti ( monticazione).

Il paese di Canale d'Agordo, famoso perchè ha dato i natali a Papa Giovanni Paolo I,  e perchè è stata fondata nel 1872 la Prima latteria cooperativa Italiana dal sacerdote don Antonio della Lucia, in quell'epoca fu un iniziativa innovativa e fu poi ripresa in tutto il Bellunese, nel Trentino e in tutte le aree alpine.  Il sistema cooperativo permise agli allevatori di produrre e migliorare la qualità del formaggio e del burro grazie ad un maestro casaro che produceva per conto di tutti gli associati. I tempi sono cambiati ed oggi la priorità è la salvaguardia della produzione di alpeggio, puntando sulle caratteristiche e le qualità dei pascoli.

In questo territorio in cima a sentieri pietrosi incontriamo le malghe che si affacciano su splendidi panorami. Le possiamo raggiungere abbastanza agevolmente e sono ad altitudini diverse, come la Malga Ombreta a 1924 mt, o la Malga Ciapela a 1550 mt, entrambe nel comune di Rocca Pietore.

In queste malghe abbiamo la possibilità di ristorarci e poter acquistare i loro prodotti. 

Coloro che vivono le Malghe, i Malgari, salgono in estate con le loro vacche Brune Alpine e Pezzate Rosse, tra le quali non manca mai qualche Mus (Asino) e capra utili per pulire bene i pascoli dalle erbe più coriacee. I Malgari ridiscendono a valle nel mese di settembre.

L' Agordino di Malga si presenta con forme cilindriche, del peso di circa 3-4 kg con uno scalzo di 5-8 cm e un diametro variabile tra i 25 e i 35 cm. Dopo circa 2-3 mesi, quando il prodotto è maturo, si presenta con una crosta liscia, regolare ed elastica; la pasta è compatta con un’occhiatura di piccola e media grandezza. 
Il colore è giallo paglierino e il gusto saporito lo differenzia dal “formaggio latteria” che è di sapore più dolce. 

Processo di produzione 
Si ottiene dalla lavorazione di latte intero o parzialmente scremato mediante affioramento. 
La coagulazione avviene alla temperatura di circa 33-36 °C con caglio di vitello liquido o in polvere. 
La cagliata così ottenuta viene cotta a circa 42-44 °C e successivamente raccolta e fatta sgocciolare sotto i torchi. 
Le forme vengono poste nelle fascere e dopo alcune ore salate a secco, ma più spesso attraverso l’immersione in salamoia. 
Dopo questa fase le forme sono pronte per la maturazione che dura almeno due mesi, in locali idonei, ad una temperatura di 7-15 °C e un’umidità relativa dell’80-85%, dove vengono periodicamente pulite e rivoltate. 
Nelle Malghe il latte viene fatto affiorare in bacinelle di rame staganato deposte all'interno di vasche dove l'acqua di montagna scorre continuamente.

E' un formaggio che si accompagna con verdure, polenta e funghi.



















mercoledì 2 settembre 2020

CENNI DI ENLOGIA ....PARTE TERZA

VINO NOVELLO 

Risultato immagine per vino novello

Buon bere a chi legge.....

I Vini Novelli sono prodotti in modo diverso dagli altri vini.

La tecnica per ottenere il Vino Novello si chiama MACERAZIONE CARBONICA

Consiste nel porre uve intere e sane in contenitori preventivamente saturati di anidride carbonica, cosi facendo si formano, all'interno del serbatoio, tre fasi: 

schiacciamento degli acini in  modo naturale, 

anaerobiosi liquida ( fermentazione alcolica e lattica ), 

acini in anaerobiosi gassosa.

Quindi l'uva viene lasciata all'interno dell'autoclave per circa 5 - 10 giorni, in questo periodo all'interno dell'acino si sviluppa una fermentazione, detta FERMENTAZIONE INTRACELLULARE, formando cosi sostanze aromatiche caratteristiche che si differenziano notevolmente dai vini normali.

Terminata la macerazione, l'uva viene pigiata e diraspata. Si completa poi la fermentazione e si procede con una filtrazione quindi il vino è pronto per essere imbottigliato.

Si ottengono vini leggeri, molto profumati ( fruttati), poco acidi che dopo 4 - 5 settimane sono pronti per essere consumati. In Italia questo vino può essere immesso sul mercato a partire dal 30 di ottobre e comunque entro il 31 dicembre dello stesso anno. Nelle tavole degli Italiani arriva il giorno di San Martino. E' la risposta Italiana al Beaujolais nouveau Francese.

Per la produzione del Beaujolais Nouveau si utilizza esclusivamente uve gamay, mentre in italia si possono utilizzare 60 differenti tipologie di uve ed è obbligatorio solo per il 40 % delle uve l'uso della macerazione carbonica. Questo va a discapito del nostro Vino Novello, in quanto si  ha un prodotto meno caratteristico e meno distintivo, ed oltretutto si perdono le caratteristiche varietali di un determinato vitigno. Tutto questo ha fatto si che il vino novello Italiano a perso di una propria caratteristica e pertanto non è più ricercato dagli estimatori. In questo dovremmo imparare dai cugini francesi.

Abbiamo detto che è un vino molto profumato, si possono percepire sentori di violetta, lampone, Iris ed anche bubble gum alla fragola. All' esame visivo presenta un colore rubino con sfumature di color porpora. Il titolo alcolimetrico è di almeno 11°.

Lucio Giunio Moderato Columella, è stato uno scrittore romano di agricoltura, già hai suoi tempi nei primi anni a.c., il vino novello era conosciuto ed era chiamato "Doliores" e veniva subito bevuto. Si conservava nelle celle vinarie, che nelle antiche ville romane erano le stanze dove si tenevano le anfore con il vino dette "doli"


Parte 2: I Vitigni del Piemonte - Bacca Rossa e Bacca Bianca

  Il Piemonte, culla di tradizione vinicola, è ricco di vitigni autoctoni e internazionali, che contribuiscono alla produzione di alcuni dei...