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venerdì 22 gennaio 2021

LO STRILLONE!!!......

 U.S.A. , COLDIRETTI VENETO: FORMAGGI VENETI NEL MIRINO I DAZI AMERICANI!


Salvagno: Grana padano, Asiago ed altri.....

Con l'elezione di Joe BIDEN Presidente degli Stati Uniti, ci sono le condizioni per superare i dazi aggiuntivi U.S.A. che colpiscono le esportazioni agroalimentari Made in Italy, pari ad un valore di mezzo miliardo di euro.

continuate a leggere cliccando sul titolo!.


sabato 5 dicembre 2020

FORMAGGI IN CUCINA.........

 GNOCCHI DI RICOTTA  CON FONDUTA DI ASIAGO


Storia degli gnocchi

La storia degli gnocchi di patate ha tante origini, una di queste ci racconta che nascono da una carestia nel quartiere più popolare di Verona il 18 giugno del 1531, dove le patate appena arrivate dall'America erano riuscite a sfamare la popolazione. Per prepararle alcune massaie avevano impastato acqua farina e patate creando delle piccole palline da fare cucinare in acqua bollente. Questa tradizione viene ricordata a Verona l'ultimo venerdì di carnevale, dal Papà del Gnocco che è una maschera di Verona.

Papà del gnocco

Un altra storia ci racconta che gli gnocchi sono nati a Sorrento sempre nel 1500, inizialmente si chiamavano zanzarelli ed erano fatti con mollica di pane, latte e mandorle tritate e per renderle un pò più saporite si univano spinaci donandogli un colore verde; nel 1600 si passò ad un impasto fatto di uova e farina ed erano chiamati malfatti. Era un piatto che per tradizione si preparava alla domenica.

Ingredienti per  gli gnocchi:
  • 300 gr. di farina "00";
  • 500 gr,. di ricotta
  • 2 uova
  • 150 gr. parmigiano reggiano o grana padano
  • sale
  • noce moscata
Procedimento:
Mettere la ricotta in una ciotola, aggiungere la farina , le uova  ed iniziare ad impastare. Aggiungete il sale, la noce moscata ed il parmigiano reggiano o il grana padano. Dovete ottenere un panetto omogeneo. Ricordo di non impastare per troppo tempo altrimenti gli gnocchi saranno duri.

Storia della fonduta

La fonduta è il piatto tipico della Svizzera infatti risale al 1699, veniva consumato dai pastori sulle Alpi o Prealpi, ed essendo un alimento energetico e facile da conservare e trasportare era il pasto fondamentale accompagnato dal pane; ma troviamo tradizioni anche in Italia ( Valle d'Aosta e Piemonte) ed in Francia. Si prepara tagliando il formaggio a dadini e lo si fa cucinare in una pentola chiamata caquelon. A tavola va servita nella medesima pentola ai commensali.
caquelon

La fonduta è un piatto che dona atmosfere di convivialità tra amici e parenti, in quanto si usa mangiarla ponendo al centro del tavolo il caquelon, ed ogni commensale e provvisto di una forchettina di forma allungata o bastoncini in metallo su cui poter infilzare pezzi di pane, patate lesse.
Esistono diversi tipi di fonduta che si differenziano per il tipo di formaggio utilizzato, ma tutte hanno in comune la tradizione di dover strofinare con l'aglio il caquelon, prima di utilizzarlo.

Quindi abbiamo le seguenti tipologie di fonduta:
  • Fonduta Svizzera con Ementhal e Gruviera;
  • Fonduta di Franche-Comtè  ( Francia), con formaggio Mont d'Or prodotto nella zona del Jura;
  • Fonduta Savoiarda (Francia), con formaggio Comtè, Gruyère e il Beaufort;
  • Fonduta Ramequin (Francia), preparata con formaggio Ramequin;
  • Fonduta Crousois (Francia), con formaggi di montagna e l'aggiunta di menta piperita;
  • Fonduta normanna (Francia), dove si utilizza il Camembert, Ponte-l'Eveque e Livarot, qui il caquelon non viene strofinato con l'aglio ma si utilizza lo scalogno ed il pane viene bagnato nel Calvados ( un distillato a base di mele e pere) prima di essere immerso nella fonduta;
  • Fonduta Valdostana ( Italia ) si utilizza le uova, la Fontina ed il pepe bianco; ( personalmente la migliore);
  • Fonduta Piemontese (Italia) Fontina, uova e tartufo bianco di Alba.
          Ingredienti per la fonduta:

  • 170 gr. di formaggio Asiago
  • 200 ml di panna da cucina
  • 1 spicchio di aglio 
  • rosmarino
  • salvia
  • sale e pepe
  • olio EVO q.b.
Procedimento:

Le erbette dopo averle lavate ed asciugate vanno tritate finemente utilizzando un coltello, facendo attenzione alle dita. 
Preparate una padella ed aggiungete un pò di olio con lo spicchio d'aglio, fatelo rosolare giusto per far si che rilasci il profumo e poi toglietelo.
A fiamma bassa aggiungete nella padella il formaggio asiago tagliato a dadini ed aggiungete la panna.
Fate amalgamare dolcemente utilizzando un cucchiaio di legno. 
Una volta che si è formata una crema vellutata aggiungete le erbette e potete condire gli gnocchi.

Abbinamento con Santa Maddalena dell'Alto Adige ottenuto da uve Schiava e Lagrein.

ma va bene anche il vino che piace a VOI!!!

Buon appetito e Buon Bere !!!!!!


martedì 17 novembre 2020

RACCONTIAMO I NOSTRI FORMAGGI...BASTARDO DEL GRAPPA

 BASTARDO DEL GRAPPA

( Denominazione P.A.T., pasta semidura, formaggio semigrasso, stagionatura breve, media o lunga, latte vaccino)



Buon formaggio a tutti!! consumate prodotti Italiani, prodotti unici e di eccellenza!!!

Viene prodotto nelle zone del Monte Grappa tra le province di Treviso, Belluno e Vicenza. In queste meravigliose zone, cariche di storia fatta da uomini che hanno combattuto la grande guerra, viene prodotto questa delizia data dalla trasformazione del latte nel periodo che va da maggio a settembre, dove le vacche pascolano oltre i 1000 metri di altitudine.


Esistono diverse storie sull'origine del nome.

La prima nasce dal fatto che un tempo si usava produrlo con latti differenti, quindi imbastardirlo. Nei pascoli era consuetudine trovare pecore e capre che pascolavano con le vacche. Un altra spiegazione può essere data dalle modalità di produzione  a metà tra la produzione di formaggi più stagionati come il Montasio mezzano ed un formaggio più fresco come l' Asiago pressato. Oppure nasce dalla semplice esclamazione di un casaro data dalla difficoltà di ottenere questo formaggio.

Si produce utilizzando il latte proveniente dalle mungiture della sera e del mattino. 

Il latte della sera viene lasciato a riposare in locali ventilati, in modo che avvenga l'affioramento ovvero la separazione della massa grassa dalla massa magra. 

Al mattino il malgaro viene a prelevare la massa grassa e la dispone in una vasca d'acciaio in cui viene aggiunto il latte fresco della mattina. Quindi si sottopone ad una cottura fra i 38°-42° gradi e gli si aggiunge il caglio. Si forma la cagliata che successivamente viene abilmente rotta, si estrae la cagliata e si posiziona nelle fascere.  

Seguono tre giorni di riposo in locale ventilato su assi di legno. In seguito si procede alla salatura delle forme, che serve a proteggere il formaggio ed aiutarlo a maturare.

Adesso le nostre forme devono riposare per 25-30 giorni in appositi locali con una temperatura di circa 15°. Terminato questo periodo le forme dal peso che varia dai 2,5 kg ai 5 kg. sono pronte per essere assaggiate, gustate e godute!!!!.

Tenete presente che 100 kg di latte producono 12 kg di formaggio.

Buon formaggio a tutti!! consumate prodotti Italiani, prodotti unici e di eccellenza!!!






martedì 3 novembre 2020

RACCONTIAMO I NOSTRI FORMAGGI ........ASIAGO D.O.P.

 


Buon formaggio a tutti!!!!

L’ Asiago é un formaggio originario del Veneto e Trentino Alto Adige.

La denominazione di origine protetta “Asiago” «è riservata al formaggio prodotto esclusivamente con latte vaccino, ottenuto nel rispetto del presente disciplinare. Si produce con latte di allevamenti ubicati all’interno della zona delimitata e trasformato in caseifici ubicati all’interno della zona stessa»

Nell’ Altopiano di Asiago, da cui prende il nome il formaggio Asiago, fin dall'anno Mille si produceva un gustoso formaggio. Nei primi anni del XVII sec. si sviluppa la tecnica casearia per la produzione.

L'Asiago Stagionato è quello che più si avvicina alla tradizione dei casari altopianesi con un sapore intenso ed avvolgente.

Nei primi anni del Novecento è nato l’Asiago Fresco.

Il gusto di questo formaggio, dolce e morbido, ne ha permesso la diffusione internazionale.

In principio si utilizzava latte di pecora, mentre dal 1500, con il progressivo aumento degli allevamenti bovini sull’Altopiano, la materia prima usata è il solo latte vaccino.

Dove nasce l’Asiago, in quella meraviglia naturale dell’ Altopiano di Asiago, dove un clima mite, acqua pura, aria pulita e una vegetazione avvolgente e un luogo immerso nella natura dove il clima mite, l'aria salubre, l'acqua pura e la ricca vegetazione regalano pascoli adatti al nutrimento delle vacche che producono un latte genuino che diventa un formaggio inconfondibile nel gusto, naturale, salutare, lavorato secondo un rigido disciplinare.

La zona di raccolta del latte e di produzione del formaggio Asiago DOP comprende quattro provincie: Vicenza, Trento e una parte di Padova e Treviso.

Solo il formaggio Asiago prodotto in questa zona è autentico formaggio Asiago DOP.

Il formaggio Asiago è inconfondibile al primo sguardo.

Ogni fetta si riconosce dalla scritta "ASIAGO" sulla crosta, mentre ogni forma riporta il numero del caseificio che l'ha prodotta e un proprio codice identificativo nella placchetta di caseina.

Ogni forma di Asiago DOP è garantita e certificata dal Consorzio di tutela.

I contrassegni e i marchi sono il simbolo di questi controlli e la garanzia che il formaggio è DOP.

Ci sono due tipologie di Asiago:

  • Asiago Dop pressato;
  • Asiago Dop d'Allevo.

Stagionatura: 

  • Asiago Dop pressato: 20 giorni di maturazione
  • Asiago Dop d'Allevo: " Mezzano " stagionato almeno 3 mesi;                                                                                             " Vecchio" stagionato oltre 9 mesi;                                                                                                     " Stravecchio " stagionato oltre 15 mesi.
Le forme prodotte e stagionate oltre i 600 metri possono definirsi "Prodotto della Montagna".







                   



domenica 30 agosto 2020

RACCONTIAMO I NOSTRI FORMAGGI.........ACIDINO

 ACIDINO

( Fior di Capra con o senza erbette )

P.A.T.

( Prodotti Alimentari Tradizionali )

Acidino

Iniziamo il nostro viaggio con questo formaggio poco conosciuto a livello nazionale, ma conosciuto in Veneto. 

Siamo sull'Altopiano di Asiago territorio dei Sette Comuni esattamente nel paese di Lusiana dove nel mese di ottobre viene creato questo piccolo gioiello dalla caratteristica forma cilindrica o tronco conica a pasta molle.

Si tratta di un formaggio a coagulazione lattica da latte di capra anche aromatizzato con erbe naturali, come cumino, timo, erba cipollina e crescione,  che gli donano delle sensazioni aromatiche particolari.

Risultato immagine per cumino    Risultato immagine per crescione

                    Cumino                                                            Crescione

Risultato immagine per ervba cipollinA        Risultato immagine per erba timo

          Erba cipollina                                                Timo

PROCESSO DI LAVORAZIONE

Il latte munto viene filtrato con dei colini di plastica e dei filtri di carta e successivamente pastorizzato a temperatura di 72 °C. 

Risultato immagine per lavorazione del formaggio acidino

Segue un trattamento termico per portare rapidamente la temperatura del latte a 20 °C. 

Si lascia riposare per 15-20 ore in modo da favorire un’acidificazione naturale del latte fino al 18%. 

Si aggiunge poco caglio per favorire la coagulazione della cagliata; si agita fortemente con un bastone e si lascia riposare 5 minuti.

Risultato immagine per bastone per òa cagliata

La cagliata si deposita sul fondo e viene tagliata in pezzi delle dimensioni di 40x40 cm e raccolta con delle tele, appoggiata su un piano d’acciaio e messa a scolare in fascere di plastica, per la sgrondatura  del siero che dura tutta la notte 

Risultato immagine per taglio della cagliata                  Risultato immagine per fascere di plastica per il formaggio 

Il giorno successivo si lavora la pasta con le mani facendo delle formine simili a salsicce, a cui si aggiungono, a seconda della stagione, erbette fresche e aromatiche e sale.

Le formine così ottenute vengono avvolte in pellicole di plastica e messe in frigorifero per essere presto commercializzate. 


domenica 2 agosto 2020

FORMAGGI DEL VENETO


Sull' Altopiano dei Sette Comuni, si pascolavano le greggi, ed era famoso perché si produceva un formaggio chiamato PEGORIN. 

Nel 1500 la produzione di formaggio aumento, grazie alla forte richiesta, e quindi si decise di passare alle mandrie di Vacche, per la maggior produzione di latte che potevano garantire rispetto agli ovini ed i caprini.

Nasce l'ASIAGO, ancora oggi chiamato tra i montanari Pegorin.

I formaggi Veneti nasco dalla tradizione della Montagna, degli Altopiani del Cansiglio e dalle Dolomiti.

Sono diverse le tipologie di formaggi presenti sul nostro territorio, ed ognuna con la loro storia da raccontare.

FORMAGGI DEL VENETO

ACIDINO;

AGORDINO DI MALGA;

ASIAGO;

BASTARDO DEL GRAPPA;

BUSCHE;

CACIOTTA CASTELLINA; 

CACIOTTA DI LATTE CAPRINO;

CACIOTTA DI PECORA;

CACIOTTA MISTO PECORA;

CANSIGLIO;

GRANA PADANO;

MONTASIO;

PIAVE;

PROVOLONE VAL PADANA;

TOSELLA;

ZIGER.

Parte 2: I Vitigni del Piemonte - Bacca Rossa e Bacca Bianca

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