sabato 16 luglio 2022

STORIE, LEGGENDE ED ANEDDOTI SUL VINO

 Capo di Stato

Buon bere a chi legge!!!

Oggi vi racconto la storia di un vino per me fantastico.

Siamo nel Montello a Venegazzù località della provincia Trevigiana. Il Montello è un museo enogastronomico e storico a cielo aperto. Sul suo territorio sono state scritte e raccontate gloriose pagine della Prima Guerra Mondiale ed è la culla di grandi produzioni di vino con stile taglio bordolose.

L’Azienda Agricola Conte Loredan Gasparini è colei che ha fatto nascere questo grande vino. Lo definisco “Grande” perché oltre ad esserlo in degustazione, gli è stato anche riconosciuto a livello internazionale ed è inserito nel celebre libro della famiglia Vrinat, proprietaria del famosissimo pluri stellato (3 stelle) ristorante di Parigi, dove hanno indicato i 100 vini da leggenda!. In questo elenco si trovano Petrus, Dom Perignon, Chateau d’Yquem, Romanèe -Conti, Krug, Sassicaia, Sperss di Gaia, Brunello di Montalcino di Biondi Santi e il Capo di Stato.

Si caratterizza anche per le sue etichette che hanno una loro storia. Era l’anno 1960 quando nasce questo nettare di Bacco ed era denominato “Venegazzù Rosso della Casa”. Il Conte Loredan Gasparini decise di produrre una riserva di questo vino, che in breve tempo lo si poteva trovare a Venezia durante gli eventi più importanti nei migliori Ristoranti ed Hotel.

Nella metà degli anni sesanta, il Presidente Francese Charles De Gaulle e sua moglie Yvonne si trovano a Venezia in occasione di una visita alla Biennale. La sera è stata organizzata una cena presso l’ Hotel Gritti dove è stato servito il “Venegazzù Rosso della Casa Riserva”. Al momento dei convenevoli discorsi il Presidente Francese prende la parola ed inizia ringraziando i suoi ospiti per avere avuto la creanza e l’attenzione di fargli trovare un grande vino francese al tavolo. A quel punto il Conte Loredan Gasperini si alza è gli fa presente che quel vino è Veneto e lo produce lui. Il presidente De Gaulle rimane sorpreso e si congratula con il Conte.

Per ricordare quell’evento il Conte decise di chiamare, quella riserva del Venegazzù Rosso della Casa, “Capo di Stato” in onore del Presidente Francese. Ma non si limitò solo a questo chiese al pittore padovano Tono Zancarano di disegnare due particolari etichette per le bottiglie che avrebbe inviato in dono al Presidente ed a sua moglie, la Signora Yvonne.

Le due etichette rappresentano la figura di un uomo con delle rose in mano e riporta la scritta “des roses pour Madame” dedicata ovviamente alla Signora Yvonne, e per il Presidente De Gaulle un etichetta che raffigura una Donna con il seno scoperto e la frase ” … et pour Monsieur la Bombe “ con ovvio riferimento ai seni della donna.

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